Si chiama Isabel Mohamud Mohamed Hassan.
Isa per chi ha avuto e ha il privilegio di incrociare il suo sorriso che tanto per non inciampare in paragoni irriverenti, “illumina il mondo del basket femminile da Mestre a Bangor, Maine”.
Che Isabel, 15 anni a giugno, sia uno dei prospetti più interessanti della pallacanestro italiana lo certifica anche la recente convocazione con la Nazionale “Green Team” di Andrea Capobianco.

Il rischio che si possa sovraccaricare di pressioni/aspettative un’atleta in un momento di crescita così delicato, è scongiurato dalla semplicità con la quale Isabel metabolizza qualsiasi input le arrivi. Un complimento, uno strillo del coach, un assist, un high five, un fallo duro, poco cambia. Da questa parte ci sarà sempre il sorriso, di una ragazza meravigliosa che vive la propria vita con gioia e talvolta con la sana incoscienza di una 14enne, che tutto deve vivere e tutto deve imparare.
“Sono nata e cresciuta a Roma ma ho origini somalo-cubane perché mio padre è italo-somalo e mia madre cubana”.

Isabel ha già vinto 2 scudetti Under 15 (2022 e 2023) col Basket Roma, una Medaglia di Bronzo all’Europeo Under 16 2023 e un campionato di Serie B. Inoltre, è stata inserita due volte nel miglior quintetto delle finali Nazionali Under 15, ha già partecipato all’Adidas Eurocamp e a uno stage Jr. NBA ad Abu Dhabi nel 2023. Dalla scorsa estate è una giocatrice dell’Umana Reyer.

“Il passaggio da Roma a Venezia all’inizio è stato difficile, una scelta importante per me: ho lasciato casa, amici e famiglia all’improvviso e non è stato facile ma poi mi sono ambientata prima grazie alle mie coinquiline, poi alle compagne di squadra e di scuola. Mi ritengo fortunata, umanamente mi trovo molto bene e ciò mi ha aiutato a soffrire meno la mancanza di casa”.

La pallacanestro nella vita di Isabel è arrivata spontaneamente. La stessa sensazione che si ha vedendola giocare, perché il suo basket sgorga naturale. Dal produttore al consumatore. “Ho iniziato grazie a mio fratello (Patrick, 2007, gioca nell’Orange One Basket Bassano). Andavo spesso a vederlo giocare e mi divertivo a tirare, così un giorno mi hanno proposto di allenarmi. All’inizio era solo un divertimento, un modo per stare con le mie amiche ma in poco tempo mi sono affezionata al basket, a prenderlo sul serio. Ora è una parte fondamentale di me e della mia vita”.

La Maglia Azzurra l’ha indossata da tempo, la prima in occasione del Torneo dell’Amicizia del 2022, a 13 anni appena compiuti. A Castel San Pietro qualche giorno fa il primo passo con le Senior, sempre a modo suo. Senza paura e senza presunzione. “Quella Maglia è sempre un’emozione grande, avverto un senso di responsabilità e anche un pizzico di orgoglio per tutto il lavoro che faccio e che mi permette di indossarla”.
Inutile negare che a livello Giovanile le sia spesso capitato e le capiti di essere il punto di riferimento della propria squadra. “Le responsabilità mi piacciono, se mi vengono date vuol dire che le merito ed è un premio implicito a quello che faccio. Mi conosco, so che i risultati possono arrivare solo se gioco in modo tranquillo “.
Col suo sorriso, appunto. Made in Isabel. Cittadina onoraria delle nuvole Azzurre.

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