Trentaquattro match giocati in questa prima finestra di
qualificazione a EuroBasket 2025, con ben diciannove giocatrici straniere di A1
e A2 impegnate con le rispettive nazionali.
Il primo match giocato in questa finestra è stato subito
clamoroso: la Polonia ha stupito tutti battendo ad Anversa il Belgio campione
d’Europa. Dal punto di vista realizzativo è stata una serata difficile per Anna
Makurat, che ha tirato poco rispetto ai suoi standard reyerini e che ha messo a
referto solo due punti, sbagliando tutte e tre le triple tentate. La sua
presenza, però, è stata comunque determinante: 4 i palloni rubati per lei e +8
di +/-, stesso numero della top scorer Stephanie Mavunga e secondo migliore
della sua squadra. Nel secondo match contro la Lituania è andata meglio a
livello statistico, mettendo a referto 7 punti, 5 rimbalzi e 4 assist ma
perdendo anche sette palloni: la Polonia ha subito la sua prima sconfitta
interna del torneo. Le polacche sono ora al secondo posto nel Gruppo C, a pari
punti con il Belgio (con cui hanno lo scontro diretto a favore) e dietro la
Lituania.
In vetta al Gruppo C c’è appunto la Lituania, che ha avuto
la meglio sulla Polonia al termine di un match molto tirato, e che ha stravinto
poi contro l’Azerbaijan. 6 punti, 5 rimbalzi, 2 assist e 4 rubate per Laura
Juskaite nella prima partita, dove le sue difficoltà al tiro sono state però
notevoli: 2/11 dal campo con 0/3 dalla lunga distanza. Nel secondo match la
giocatrice di Ragusa ha invece raggiunto la doppia cifra: 10 punti per lei con
4/8 dal campo, oltre a 8 rimbalzi e 2 assist. È stata una delle migliori delle
sue, come testimoniato dal +26 di +/-, secondo migliore della squadra. Anche per
l’altra lituana del campionato italiano, Egle Sventoraite, il secondo match è
stato quello migliore: 8 punti con 4/9 dal campo per lei, con anche 5 rimbalzi
e due assist. La partita contro la Polonia è stata invece più difficile per la lunga di Roma: due soli i minuti giocati, in cui ha messo a referto una sola palla rubata
tentando un solo tiro. La Lituania è stata una delle migliori squadre di questa
finestra, in un girone di ferro dove lotterà probabilmente con il Belgio per il
primo posto, anche se la vittoria della Polonia ha scombinato tutti i
pronostici.
Nel Gruppo I, quello che vede protagonista l’Italia, il
secondo posto è occupato in condivisione dalla Grecia e dalla Germania,
entrambe battute dalle Azzurre in questa finestra. Tra le migliori nel match
tra Italia e Grecia per le elleniche c’è stata Vasiliki Louka, centro della
Brixia Basket che ha avuto il duro compito di provare a non far sentire la
mancanza dell’infortunata Mariella Fasoula. In 31 minuti sul parquet la numero
13 ha messo a referto 10 punti e 8 rimbalzi, tirando con il 62.5% dal campo (5/8)
e facendo registrare anche l’unica stoppata della sua squadra. Nel match contro
la Repubblica Ceca ha trovato meno spazio, restando in campo per sette minuti
in meno e segnando 5 punti con il 50% dal campo. Per lei anche 5 rimbalzi,
tutti difensivi, che hanno aiutato la Grecia a ottenere una vittoria
fondamentale per sperare nel passaggio del turno, in vista dello scontro
diretto con la Germania del prossimo anno.
Una vittoria e una sconfitta anche per Miroslava Mistinova e
per la sua Slovacchia, che in classifica si trova al secondo posto del Gruppo F
con il vantaggio nello scontro diretto sulla Romania. Nella prima giornata la
giocatrice di Campobasso e le sue compagne hanno subito una pesante sconfitta
esterna contro la Turchia per 75-40 e la numero 38 ha avuto una serata
difficile: per lei solo 5 punti con 2/9 dal campo, oltre a un pesante -38 di +/-.
Nel secondo match la Slovacchia ha invece avuto la meglio sulla Romania, con un
netto 77-93 e Mistinova ha fatto registrare una buona prova da 11 punti (4/8
dal campo), 6 rimbalzi e 3 palle rubate.
Due vittorie su due partite disputate per l’Ungheria di
Dorka Juhasz, che attualmente è l’unica squadra in vetta alla classifica del
Gruppo B a punteggio pieno. L’ala scledense ha fatto registrare una buona prova
nel primo match contro la Finlandia, mettendo a referto 11 punti e 7 rimbalzi e
risultando anche la top scorer della sua squadra insieme ad Agnes Studer e Reka
Lelik. Il secondo match, contro la Slovenia, era già piuttosto indirizzato dopo
i primi due quarti e la numero 14 ha giocato per soli 16 minuti. Per lei 7
punti con 3/7 dal campo e 8 rimbalzi, con anche un ottimo +21 di +/-, il
migliore della formazione magiara al pari di Nina Aho.
Subito dietro l’Ungheria si trova proprio la Slovenia, che
annovera a roster ben tre giocatrici che militano nei campionati italiani, che
però non hanno avuto molto spazio. Zala Srot, ala piccola della Magnolia
Campobasso, non è entrata nel primo match contro le ungheresi, mentre nel
secondo non è andata nemmeno in panchina. A secco anche Tina Cvijanovic, che ha
giocato due soli minuti nel primo match e sette nel secondo, dove ha raccolto
un rimbalzo e fornito due assist. Gli unici punti sono stati realizzati dalla
classe 2005 Ajsa Sivka, che è partita in quintetto contro la Bulgaria e ha
messo a referto 5 punti, 3 rimbalzi e un assist in 24 minuti. Partita molto
difficile per lei quella invece contro l’Ungheria, dove in 28 minuti sul campo
ha sbagliato tutti i sette tiri tentati, rimanendo a zero punti, con un solo
rimbalzo e due assist. La Slovenia si trova attualmente al secondo posto nel
Gruppo B, in attesa della cruciale sfida di novembre 2024 contro la Finlandia,
con cui condivide la seconda posizione.
Proprio la Finlandia può contare su una delle stelle del nostro campionato e di
queste qualificazioni europee: Awak Kuier è stata tra le migliori di questa
finestra, dove ha tenuto a galla la sua nazionale grazie a due doppie doppie su
due match disputati. La Finlandia ha vinto il primo match contro la Bulgaria,
grazia a una prestazione incredibile della numero 9: 27 punti in 32 minuti, con
11 rimbalzi e ben 5 stoppate. Kuier ha tirato con il 68,4% dal campo (13/19),
toccando addirittura l’80% da due (12/15). È stata nettamente la migliore delle
sue, chiudendo con un +/- di +18. La Finlandia ha perso il secondo match
contro l’Ungheria, segnando solo 56 punti. Di questi, 17 portano la firma della
lunga della Reyer, che ha segnato anche quattro triple sulle sette tentate ed è
stata l’unica giocatrice della Finlandia in doppia cifra. Per lei anche 10
rimbalzi e quattro stoppate. Nella formazione baltica milita anche Helmi
Tulonen, in forza al Sanga Milano. Per lei sono stati 14 i minuti giocati in
entrambe le partite: nel match contro la Bulgaria ha segnato 4 punti e ha
raccolto soprattutto otto rimbalzi, mentre nella sconfitta con l’Ungheria ha
segnato solo un tiro libero, sbagliando tutti i quattro tiri tentati.
Gruppo B ricco di giocatrici dei campionati italiani, visto
che anche la Bulgaria ne annovera due: si tratta di Katrin Stoichkova dell’USE
Rosa Scotti Empoli e di Iliyana Georgieva, protagonista nell’Halley Thunder
Matelica. Per entrambe è stata una finestra molto complicata, come testimoniato
anche dalle due sconfitte subite dalla loro squadra, che si trova attualmente
in coda al Gruppo B. Stoichkova ha giocato entrambe le partite, mettendo a
referto solo due punti, un rimbalzo e due rubate contro la Slovenia, tirando
1/6 dal campo. Solo due assist e due rubate per lei nel match contro
l’Ungheria, dove ha sbagliato tutti i tre tiri tentati. Georgieva è rimasta in
panchina nel match interno contro la Finlandia è non è stata convocata per la
trasferta contro la Slovenia.
Tra le squadre ancora a zero vittorie c’è anche l’Ucraina,
fanalino di coda del Gruppo G. Tetiana Yurkevichus è stata una delle migliori
delle sue, anche se a livello realizzativo ha segnato solo due punti in due
partite. Questi sono arrivati nel primo match contro la Serbia, perso per
82-40, dove l’ala del Sanga ha messo a referto 7 rimbalzi e due rubate. Nella
partita contro il Portogallo l’Ucraina ha lottato di più e la numero 21,
nonostante non abbia né segnato né tirato per tutti i 30 minuti in cui è stata
in campo, ha raccolto ben 15 rimbalzi e servito 7 assist, facendo registrare
anche una palla rubata.
In testa al Gruppo G dell’Ucraina c’è la Serbia, squadra nettamente più
dominante di questa finestra, che ha vinto con uno scarto medio di 42.5 punti a
partita. Ivana Raca non è andata a referto nel match con l’Ucraina, sbagliando
tutti i 5 tiri tentati, ma ha raccolto 8 rimbalzi – di cui 4 offensivi – e ha
servito 4 assist alle sue compagne in 17 minuti. Nella trasferta in Macedonia
del Nord, invece, è andata in doppia cifra con 10 punti tirando 4/7 dal campo e
servendo altri 4 assist.
Tra le fila della Macedonia del Nord milita l’ala ragusana
Matea Nikolic, che però non ha mai segnato in questa finestra. Nel primo match
contro il Portogallo ha giocato per 19 minuti, senza mai tirare, raccogliendo
un solo rimbalzo e servendo un solo assist, mentre nella partita di Skopje
contro la Serbia non è entrata. Due sconfitte consecutive per la Macedonia del
Nord, che l’anno prossimo sfiderà l’Ucraina per cercare di lasciare il fondo
della classifica.
Due sconfitte su due match disputati anche per la Svizzera di Shannon Hatch e
Lea Favre. L’ala di La Spezia è partita in quintetto in entrambe le partite, ma
come tutta la sua squadra ha avuto parecchie difficoltà a livello realizzativo.
Nel match casalingo contro il Lussemburgo ha segnato cinque punti con 2/5 dal
campo, prendendo tre rimbalzi e perdendo tre palloni. Nella trasferta contro il
Montenegro ha segnato un punto in meno e preso un rimbalzo in più, tirando però
peggio (2/7 dal campo). Discorso e percentuali simili anche per Shannon Hatch:
per l’ala di Rovigo 4 punti con 2/6 dal campo contro il Lussemburgo, mentre con
il Montenegro ha fatto meglio. 6 punti per lei con anche 7 rimbalzi e una
rubata, in entrambi i casi in uscita dalla panchina. Nel Gruppo H la Svizzera è
a zero vittorie come la Bosnia Erzegovina, che affronterà il prossimo anno in
trasferta.
In chiusura, doppia vittoria per la Francia di Iliana Rupert,
che è stata l’unica squadra del Gruppo E a disputare due partite, dato che
Irlanda e Lettonia hanno dovuto rimandare a febbraio i rispettivi match contro
Israele. Ottima la prova della giocatrice della Virtus Bologna nel match più
insidioso, quello contro la Lettonia: per lei 13 punti con 4/5 dal campo e un
perfetto 3/3 dalla lunga distanza in 15 minuti giocati. Le tre palle perse non
hanno influito sul match, che la francese ha chiuso mettendo a referto anche un
rimbalzo e un assist, con +22 di +/-. Nella dilagante vittoria della Francia a
Dublino (48-100) Rupert ha giocato di più (21 minuti) ma ha segnato meno: 6
punti con 3/7 dall’arco. In questo match è cresciuto però il dato dei rimbalzi
(5) ed è diminuito quello delle palle perse (2), oltre al fatto che la numero
12 ha fatto registrare anche due stoppate, risultando la migliore della Francia
in questa voce statistica.
(Foto FIBA)