La partita tra La Molisana Campobasso e Fila San Martino, valida per il 13° turno di A1 femminile e in programma mercoledì 30 dicembre in Molise, non si gioca.

A inizio settimana, in seguito anche alla comunicazione giunta da Faenza di una positività all'interno del gruppo squadra che domenica aveva giocato a San Martino di Lupari, atlete e staff del Fila hanno effettuato un nuovo giro di tamponi, da cui è emersa una positività al virus Covid-19.

In attesa di accertamenti, e considerata l'incognita dei tempi di incubazione, lo staff medico ha imposto la quarantena a tutti gli elementi della squadra, ed è stata inviata all'ufficio gare della Federazione Italiana Pallacanestro, alla Lega Basket Femminile e alla società Magnolia Campobasso la richiesta per lo spostamento della partita.

Il protocollo FIP prevede tuttavia che con sei ragazze disponibili si debba scendere in campo, a meno che le due società non si accordino differentemente, e in questo caso la società di casa ha comunicato di volersi attenere al protocollo.

L'A.S. San Martino ha deciso comunque, prima di tutto per una questione di prevenzione e tutela della salute della propria squadra, di quella avversaria e di tutti i soggetti coinvolti, di non effettuare la trasferta in Molise, che prevedeva la partenza nella giornata di mercoledì.

Una misura di prevenzione che si è rivelata azzeccata, dato che nel frattempo i nuovi tamponi di controllo hanno portato le positività totali a quattro: le ultime due rilevate solo nel pomeriggio di giovedì, poche ore prima dell'orario in cui si sarebbe dovuto disputare il match.

Ai sensi del regolamento, in attesa della pronuncia del giudice sportivo, pare inevitabile la sconfitta a tavolino per 0-20.

«Restiamo convinti al cento percento che non andare a giocare sia stata la decisione giusta – spiega il presidente dell'A.S. San Martino, Vittorio Giuriati – Lo dimostrano le due nuove positività rilevate solo oggi, a due giocatrici che avrebbero dovuto scendere in campo e quindi potenzialmente contagiare anche le avversarie. Capisco che ci sia un protocollo FIP, anche se a dire il vero lo trovo un po' obsoleto in considerazione della contagiosità dell'ultima variante del virus. Ci dispiace però che non si sia voluto rinviare il match, come invece è successo a diverse altre gare in questo turno e negli ultimi due. Abbiamo un po' la sensazione di pagare delle colpe non nostre. Ma lasciatemi dire che in una situazione del genere il risultato passa in secondo piano. Ci tengo di più alla salute delle ragazze. Non solo delle mie, anche di quelle avversarie, così come di arbitri, addetti ai lavori e tutti quanti. Francamente sono orgoglioso di aver monitorato nella maniera giusta e più prudente la situazione, e di aver agito per il bene di tutti».

Nuovi controlli al gruppo seguiranno nei prossimi giorni. In ogni caso le Lupe, che dopo gli ultimi posticipi sono certe di terminare il girone di andata fra le prime otto, torneranno in campo solo nel 2022. Nel frattempo rivolgiamo un augurio di pronta negativizzazione a chi è risultato positivo.

LBF PARTNERS