Per molte e molti le squadre sono solo luoghi di passaggio, stazioni da cambiare di anno in anno lungo un percorso più o meno lungo; in pochi casi poi le squadre lasciano i colori e lo stemma sulla pelle, come se fossero degli abiti a lungo indossati; infine per quasi nessuno, o meglio, per una cerchia ristretta di persone quelle tonalità non vanno più via, diventando una vera e propria seconda – o prima – pelle. Giulia Arturi rientra senza sorprese nel terzo caso, vera bandiera in un momento in cui queste sono sempre più rare; ma se poi si scopre che la stagione seguente al fresco rinnovo sarà la numero 21 in rossonero, per quanto naturale e simbiotico sia il rapporto tra la classe ’87 e l’Allianz Geas, un sussulto arriva, inevitabilmente. Numeri da capogiro per una fede cucita addosso, come dichiara lei stessa per l’appunto, emozionata come se fosse alla prima riconferma da adolescente:
“Vorrei per prima cosa ringraziare la società, Cinzia e tutto lo staff tecnico per avermi rinnovato la fiducia. E un grazie non basta a chi ha lavorato e lavora con noi tutti i giorni, più o meno dietro le quinte, per farci scendere in campo nelle migliori condizioni possibili.
Ho la fortuna di sentirmi chiedere qualche riga di commento al rinnovo per il mio 21esimo anno a Sesto. La verità è che mi stupisco del passare del tempo. Quando entro nell’ufficio di Carletto Vignati, mi sento ancora la ragazzina di 13 anni con i pantaloncini di due taglie troppo grandi, felice di essere approdata nel famoso Geas. In realtà siamo arrivati alla 12esima stagione da capitano, ormai è come se avessi sempre addosso la maglia rossonera con il numero 5. È uno stile di vita: fa parte di me, ed è una seconda identità. Pensandoci bene, direi meglio la prima. E non è questione soltanto di gioco. Il Geas è più di un abito che mi calza comodo, è la mia pelle.
Ma è più facile ora concentrarsi sul presente e iniziare a pensare al campionato che verrà, in cui vogliamo di nuovo essere protagoniste. È quello che conta nello sport. Ed è lì che vanno le mie speranze. Non si molla un centimetro. Questa volta, col pubblico vicino: non vedo l’ora di ritrovarlo”.
Un rapporto storico ma per nulla sterile, anzi vitale e ambizioso, sempre improntato al miglioramento e al porsi obbiettivi sempre crescenti; e in chiusura un pensiero ai supporter, quel pubblico di tifosi rossoneri che in un’annata molto particolare non ha mai potuto applaudirla dal vivo sugli spalti del PalaNat – e che scalpita dunque per tornare a farlo appena ce ne sarà la possibilità –, ma che ha comunque potuto vedere a distanza l’impatto di Giulia sulle partite, la sua capacità di garantire sicurezza in cabina di regia e in marcatura sulle dirette avversarie anche partendo dalla panchina, il suo saper spezzare le gare con colpi dalla distanza scagliati con contatti mano-palla di decimi di secondo, come è accaduto per esempio nelle sue due uscite in doppia cifra di punti, all’andata contro San Martino di Lupari (2/3 dall’arco e 10 punti) o al ritorno con Broni (2/4 dai 6.75, 10 punti e 9 assist), o ancora altre volte (per due volte ha chiuso con un 2/2 da tre), per una notevolissima media complessiva di 39% dalla distanza.
Un rinnovo che secondo coach Cinzia Zanotti è sintomatico del desiderio della società di affrontare la prossima stagione partendo dalla conferma di un buon nucleo di giocatrici, lo zoccolo duro di Sesto. L’allenatrice spende infine parole di stima personale per la play: “Giulia è la nostra capitana: sono contenta che continui la sua esperienza con noi e con il basket. In un anno non facile lei ci ha dato un grande aiuto, da tanti punti di vista. La nostra conoscenza reciproca è ormai quasi storia: sono soddisfatta e lieta del suo rinnovo. È un piacere poter continuare con lei e migliorare ancora insieme”.

LBF PARTNERS