Vincere, stravincere: l’Italia Under 18 è Campione d’Europa e, al suono della sirena nel match di Finale contro l’Ungheria, i numeri parlano non solo di un oro continentale, ma di un autentico trionfo.

Sette vittorie su sette, un record da imbattute e uno scarto medio di 22.4 punti a partita. Le più complesse forse la finale (70-62) e il quarto con la Spagna (76-63), poi un cammino da schiacciasassi con i punti esclamativi delle vittorie larghissime con Bielorussia agli ottavi (+39, 96-57) e contro la Russia in semifinale (79-45, piccola “vendetta” nei confronti della nazionale che con le senior ci ha eliminato qualche giorno prima, a Belgrado).

Il gruppo 2002 aveva già firmato un suo capolavoro con la medaglia d’Oro agli Europei Under 16, oggi bissa quel successo in unione con le 2001 Azzurre, mostrando l’ottimo lavoro in termini di vivaio e giovanili. Per il Settore Squadre Nazionali femminili quella di Sarejevo è infatti la dodicesima medaglia negli ultimi dodici anni (3 Ori, 5 Argenti, 4 Bronzi). 

Il coach Roberto Riccardi ha commentato così, dopo la Finale: «Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato tanto per arrivare fin qui. Anche stasera abbiamo dimostrato di essere la squadra più forte in assoluto e di giocare la pallacanestro migliore. Una vittoria strameritatissima e direi che abbiamo portato a casa il giusto risultato per quello che si è visto in questo Europeo». Prima dell’avventura in terra bosniaca il coach aveva detto di voler migliorare il bronzo Under 16 del 2017: missione stracompiuta.

In campo, dodici ragazze fenomenali: che cominciano ad assaporare le prime squadre. Sono sei le giocatrici di questa nazionale che hanno già debuttato in A1 (Panzera col Geas; Gilli, Natali e Nativi con Vigarano; Stroscio e Savatteri con Ragusa), altre tre sono già confermate per il debutto nella massima serie (Spinelli a Costa Masnaga, Pastrello e Orsili a Lucca). In questo Europeo, brillante la performance di Ilaria Panzera, MVP della manifestazione con 11.6 punti di media a partita, 4.4 assist e il 42.6% da tre; nel quintetto ideale anche Caterina Gilli (9.4 punti a gara).

Scorrendo le statistiche però ci si accorge come tante giocatrici del roster abbiano avuto il loro ruolo e caratteristiche peculiari che hanno fatto la differenza. Meriem Nasraoui è stata la miglior tiratrice dal campo del torneo (51.7% e oltre il 52% da due, terza), Giulia Natali la seconda assoluta per percentuale da due (52.6%) e la miglior “rubapalloni” della competizione (4.3 a gara), classifica in cui entra anche Alessandra Orsili (2.9): la play ha brillato in Finale realizzando 19 punti contro la formazione magiara.

Tutte le ragazze impegnate hanno saputo dare il loro: Francesca Leonardi e Silvia Pastrello sono andate in doppia cifra una volta a testa, rispettivamente contro Bielorussia e Spagna. Silvia Nativi, Beatrice Stroscio, Clara Rosini e Lucia Savatteri hanno dato tanto al gruppo e quando chiamate in causa hanno saputo farsi valere.

Numeri, risultati, menzioni e ringraziamenti però non bastano per quantificare un’emozione: quella di vedere l’Italia un’altra volta sul tetto d’Europa, con la sua gioventù. Dopo l’oro dell’Under 16 nel 2018, il bis dell’Under 18 nel 2019: due anni, due successi che racchiudono un processo di crescita che testimonia che sì, le nostre “bimbe” sono cresciute ancora di più. La “Generazione d’Oro” è pronta per spiccare il volo.

(Foto FIBA)

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