Dopo gli annunci di alcune delle nuove giocatrici che giocheranno in Serie A2 con il Gruppo Stanchi Athena, il vicepresidente esecutivo della Società Edoardo Stanchi fa il punto sulla situazione.

Il Gruppo Stanchi Athena è una delle società più attive sul mercato.
E sono molto soddisfatto delle giocatrici che hanno scelto di legarsi a noi. Masic è una vera top-player per la categoria, ringrazio lei per l'entusiasmo che ha manifestato, il suo agente Florio ed Elite per la collaborazione. Siamo contenti di aver riportato a casa Hernandez, che ha la giusta esperienza e la mentalità che cerchiamo. Ha dimostrato di amare il nostro progetto. Cutrupi l'ho vista lo scorso anno, è un otimo innesto, anche lei aveva grande voglia di venire da noi, come Vanin, che ha sposato per intero la nostra causa. Ci serviva una come lei.

Cosa dobbiamo attenderci ora?
Stiamo negoziando con altre ragazze. Francesco Goccia, Enrico Petrucci e Corrado Innocenti stanno lavorando costantemente, anche perché hanno avuto la conferma che le ragazze dello scorso anno hanno scelto di non rimanere. Quindi dobbiamo completare il roster con altri due o tre innesti importanti e alcune giovani. Parte ora il secondo step del nostro mercato.

A proposito, possiamo chiarire la situazione delle ragazze della squadra dello scorso anno?
E' chiarissima. Circa 20 giorni fa in una cena ho spiegato loro il progetto e ho annunciato che l'allenatore sarebbe stato Francesco Goccia. Sia per me sia per lui erano tutte da ritenersi confermate. Ho chiesto di farmelo sapere entro il 15 giugno, la data è passata e hanno fatto la loro scelta. Auguro il meglio a tutte loro, ma è la società che sceglie allenatori e dirigenti. Le giocatrici poi devono, appunto, giocare. Per la maglia, per loro stesse, per la società. Sono sempre stato vicino a loro, non ho mai espresso né un pensiero né una parola negativa, ci ho sempre messo la faccia. Hanno raggiunto l'obiettivo della salvezza, hanno dimostrato una forza interiore ed esteriore immensa, mi sentirò sempre legato a loro. Hanno fatto la loro scelta e va accettata.

E' deluso?
No, o comunque non da loro. Le ringrazierò sempre per le gioie che mi hanno dato. Penso solo che ci voglia un po' di riconoscenza verso un ragazzo di 39 anni che è entrato nel basket in punta dei piedi e ha portato Athena al punto più alto della sua storia. So come funzionano le chiacchiere, da parte di genitori, dirigenti, giocatrici... ma non ho mai tradito nessuno. Tutte le scelte che ho fatto sono e saranno per il bene di Athena. Se le cose andranno bene sarà merito di altri, se andranno male pagherò io sulal mia pelle. Vengo dipinto come colui che ha infranto il sogno Athena. Invece credo che se c'era un sogno era quello di stare in Serie A e di averlo realizzato.

Molti magari non sanno qual è stato il suo impegno.
Ho sentito miliardi di critiche, ma cito solo tre aneddoti. A novembre, tornato all'alba da Miami, sono subito andato a Savona, senza dormire, per una partita persa di 30 punti. Subito dopo sono entrato negli spogliatoi per tranquillizzare le ragazze e ribadire che ce l'avremmo fatta e che se non ce l'avessimo fatta la colpa sarebbe stata mia. Oppure a San Giovanni Valdarno, con le prime sfuriate e io ero lì a tranquillizzare tutti e a prendermi colpe e responsabilità. Infine vorrei citare il caso di uan giocarice che voleva mollare, è successo due volte nella stagione. L'ho chiamata, l'ho fatta ragionare, è stata reintegrata. La conosco da un anno. Nessuno di coloro che in Athena la conosce da sempre, invece, ha avuto il coraggio di farlo. Sono solo alcuni esempi di quanto ci abbia messo la faccia. Credo ci voglia rispetto, anche nelle critiche, che fanno parte del gioco purché siano costruttive.

E ora stiamo costruendo.
Sì. Athena è sempre stata una famiglia. Ora è una famiglia e una azienda. Sono due cose che possono tranquillamente coesistere. Stiamo facendo tutto con la massima buona fede e trasparenza, come testimonia anche il fatto che ho annunciato di fronte a tutte le ragazze che l'allenatore sarebbe stato Francesco Goccia. Una scelta di cui sono straconvinto perché è un amico, un socio e un ottimo allenatore. Sta costruendo una ottima squadra. L'idea era di mantenere quella dell'anno scorso con alcuni innesti, ma ora la stiamo rifacendo da capo. Una cosa è certa: ognuno ha la propria coscienza e la verità non va sentita, ma va cercata.

E la verità su Athena qual è?
Dal punto di vista tecnico quella che ho appena raccontato. Dal punto di vista societario andiamo avanti, come ho sempre fatto anche nel calcio, raggiungendo sempre i risultati prefissi. In questa settimana, con gli ultimi passaggi presso la camera di commercio, il mondo Athena passerà totalmente, anche a livello economico, finanziario e gestionale, sotto il Gruppo Stanchi. E nessuno potrà dire che il Gruppo non onora gli impegni. Continuerò a volare rasoterra, dal basso si notano le sfumature. 

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