Il primo acquisto del mercato estivo dell'Allianz Geas è Sara Crudo, ala classe 1995 di 184 cm, che nella scorsa stagione ha vestito la maglia della Reyer Venezia. Originaria di Sanremo, Crudo ha iniziato a giocare nel suo paese di nascita, prima di spostarsi a Bordighera e a Ospidaletti. A 14 anni, Sara è passata a La Spezia, con la quale ha disputato una stagione nei campionati giovanili e due in serie A2. L'ala ha poi proseguito la carriera nel campionato cadetto con i colori di Bologna, con cui ha corso due annate alle medie di 9.8 punti e 6.4 rimbalzi e 11.4 punti e 6.2 rimbalzi. Il suo esordio in A1 è arrivato nel 2014 con Parma (5.9 punti e 2.5 rimbalzi), a 19 anni. In seguito ha vestito i colori di Vigarano per due stagioni (8.4 punti e 3.8 rimbalzi e 7.7 punti e 5.1 rimbalzi). Per recuperare al meglio da un infortunio, Crudo è poi passata a giocare nel secondo campionato francese, l'NF1, con il Monaco, prima di accettare l'importante proposta della Reyer Venezia, con la quale, nonostante il minutaggio limitato, ha avuto modo di crescere. Crudo ha anche un passato azzurro, dato che ha vissuto i raduni e gli impegni internazionali delle giovanili della nazionale sin dal 2011: con l'Italia Sara ha vinto anche due medaglie di Bronzo, una agli Europei Under 16 di Cagliari del 2011 e una a quelli Under 20 di Udine nel 2014.
L'abbiamo intervistata.

Come valuti la parabola della tua carriera da senior?
"Secondo me, fino a qualche anno fa, quando si faceva il salto dalla A2 alla A1, si andava incontro ad un cambiamento un po' maggiore di quello che si deve affrontare ora. Il mio primo anno nella massima serie a Parma è stato molto difficile per me, anche se estremamente positivo e formativo. Dopo quell'esperienza, sono andata a Vigarano, dove ho avuto maggiori responsabilità all'interno della squadra. In seguito ad un infortunio ho deciso di spostarmi in Francia, vicino alla mia Liguria, per recuperare al meglio e sono andata al Monaco. L'ultimo anno a Venezia è stato tosto: la squadra ha preso parte anche all'EuroCup e questo, dal punto di vista dell'impegno e della quantità di lavoro, fa sembrare che si siano disputati due campionati. La stagione è stata lunga e quasi senza riposi, ma valuto quest'esperienza in modo del tutto positivo. Nonostante il mio minutaggio sia stato limitato ho avuto modo di migliorare: penso di aver affrontato la stagione nel modo giusto. Alla fine della scorsa annata ho però sentito il bisogno di tornare a giocare con maggior continuità".

Perché hai quindi deciso di accettare la proposta dell'Allianz Geas?
"Ho colto quest'occasione anche per mettermi alla prova, dato che mi reputo una persona molto autocritica. Le proposte della società e di coach Zanotti mi hanno dato una dose iniziale di sicurezza e di fiducia. Sono pronta a dare ciò che serve alla squadra. Ci sarà sicuramente da lavorare duramente anche dato che la squadra è abbastanza giovane, ma sono sicura si potranno raggiungere dei bei risultati".

Che cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
"Mi sento molto carica e non vedo l'ora di iniziare. Sono contenta della scelta che ho fatto: ho voglia di mettermi in gioco. Spero di trovarmi bene e di trovare subito la giusta intesa con il resto della squadra. Inoltre, il Geas mi ha sempre ispirato: da avversaria di tanti scontri ho sempre percepito quello di Sesto come un clima quasi familiare".

Che tipo di giocatrice ti definiresti e quali pensi che siano le tue armi migliori sul campo?
"Uno degli aspetti su cui sento di poter dare molto è quello dell'intensità fisica. Non mi ritengo una giocatrice dallo spiccato senso offensivo, ma penso di poter aiutare la squadra, grazie ai mezzi atletici, sia in difesa sia in attacco. Tra i due versanti del gioco, penso di dover migliorare di più in quello offensivo, anche se un elemento aggiuntivo da me sviluppato negli ultimi anni è stato il tiro da 3".

Conosci di già qualcuno in squadra? Che cosa pensi dell'ultima stagione di Sesto?
"Conosco Ercoli, con cui ho già giocato molte volte e vissuto tante esperienze in nazionale. Quella di Sesto penso sia stata una buona stagione: si è potuto vedere un crescendo della rendita del gruppo durante lo svolgimento dell'anno. È una squadra abbastanza giovane, che ha lavorato bene seguendo le indicazioni dell'allenatrice. Potrei dire che il Geas sia stata una sorpresa del campionato".

Raccontaci delle tue esperienze in nazionale.
"È sempre una bellissima cosa e un onore essere chiamate a vestire la maglia azzurra. Avendo fatto diversi raduni ho potuto imparare tanto. Lavorare d'estate con la nazionale aiuta anche a mantenere alto il livello fisico. È un impegno che richiede sacrificio, ma sono sempre stata contenta e onorata di poter giocare con l'Italia. ho sempre trovato ottimi membri dello staff e ottime compagne. La sensazione più bella delle esperienze nazionali con le giovanili è vedere ripagati i propri sforzi, dopo che si è speso tanto in termini di energia".

Ed ora la parola a coach Cinzia Zanotti: "È una giocatrice che conosco bene, fin dalle esperienze nel mondo delle giovanili. Sono molto contenta di poterla allenare quest'anno. Negli ultimi due anni, tra quello in Francia e quello a Venezia, Crudo ha lavorato sodo, anche se il minutaggio della scorsa stagione non è stato ampio. Penso che la ragazza abbia molta voglia di mettersi al lavoro e di dare il meglio. Questa è un po' una sua sfida: noi siamo assai contenti di vivere con lei questa esperienza per la stagione che verrà".

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