Il Taliercio ospiterà alle ore 19.30 la gara di andata delle semifinali di EuroCup Women tra Umana Reyer Venezia e London Lions. Le orogranata sono entrate tra le migliori quattro d'Europa grazie allo schiacciante totale (171-148) nel doppio confronto con TTT Riga, mentre la compagine londinese ha avuto il secondo miglior margine – proprio dopo quello fatto registrare dalla squadra di coach Andrea Mazzon – di distacco superando con un complessivo di 169-149 le turche del Melikgazi Kayseri.

La compagine allenata dalla coach Styliani Kaltsidou si poggia sulle basi solide portate dalla pivot Megan Gustafson – 15.4 punti (61.4% da due e 52.4% da tre), 5.7 rimbalzi e 16.6 di valutazione – una giocatrice tagliata per affrontare partite di questa caratura, profilo capace di dominare in Eurolega grazie alle sua facilità nel realizzare canestri e alla sua sorprendente abilità tanto nel 'rollare' quanto nel 'poppare'. Le britanniche aggiungono ulteriori centimetri sotto le plance con una lunga estremamente versatile come Tami Fagbenle – 16.6 punti, 6.3 rimbalzi, 2.2 assist, 1.5 recuperi e 20.5 di valutazione – considerata la stella delle Lions e perno della nazionale; la classe 1992 ha leve infinite che la rendono una élite rim protector, oltre a possedere un'elevata mobilità che le consente di prendere decisioni rapide all'interno dell'area. A mettere ordine ci sarà una playmaker esperta come Shay Peddy – 6.5 punti, 6.5 assist, 5.0 rimbalzi e 12.0 di valutazione – arrivata a Londra prima dei quarti di finale, ha subito preso in mano le redini del quintetto garantendo velocità alla manovra e nuove idee per facilitare il compito alle compagne; Karlie Samuelson – 15.1 punti (67.4% da due, 43.1% da tre e 85.7% ai liberi), 6.4 rimbalzi, 2.4 assist, 1.3 recuperi e 19.0 di valutazione – rappresenterà la minaccia principale a livello offensivo, primo violino del backcourt e a dispetto di quanto si possa dire, la classe 1995 è ben più di una semplice tiratrice, poiché ha ottimi movimenti a palla lontana e grandi istinti difensivi; infine a chiudere la batteria di esterne ci penserà la wondergirl Holly Winterburn – 11.2 punti, 5.2 assist, 4.0 rimbalzi, 2.0 recuperi e 14.2 di valutazione – una combo guard che si adatta ad ogni tipo di schema di gioco, sa segnare e passare la palla, corre il campo facendo partire lei stessa la transizione e mette pressione su tutte le portatrici. L'arma segreta in uscita dalla panchina è rappresentata dalla veterana bielorussa Katsiaryna Snytsina – 9.6 punti, 4.0 rimbalzi, 3.2 assist, 1.1 recuperi e 12.5 di valutazione – la classe 1985 potrà occupare sia lo spot di ala piccola sia quello di guardia tiratrice, una sesta giocatrice di lusso che la coach Kaltsidou potrà tenere in caldo per i momenti più intensi del doppio confronto. Il roster profondo delle inglesi darà non poco filo da torcere alle venete in una sfida che vedrà due squadre fin qui ottime nel loro percorso, avendo totalizzato entrambe un record di 12-0, dunque per la prima volta una delle due sarà costretta a cedere il passo alla più pronta.

 

(Foto FIBA)

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