Che Salerno non costituisse un ostacolo insormontabile era risaputo. Che la partita fosse "chiusa" a
priori e il risultato già scritto, anche. Troppo ampia e tutta a favore di Vicenza la differenza fisica, tecnica
e di esperienza, resa ancor più difficile da bilanciare a fronte dei malanni di stagione che hanno colpito
più di una granatina, limitandone, giocoforza, il rendimento. Gara senza apprezzabili contenuti e da
relegare immediatamente in archivio? No davvero. Perché, esito scontato a parte, qualche barlume è
pur comparso ad illuminare il fine settimana berico, dopo otto giorni nei quali il cielo - e non solo quello
di Brumaio - sopra la Velcofin aveva mostrato le più intense sfumature di grigio destinate a non far
dimenticare la grandinata di Bologna. "Il gioco è stato decisamente più fluido - spiega Tayara Madonna
- e non poteva essere altrimenti, visto poi il risultato: ma, soprattutto, avevamo bisogno di ritrovarci e
ricompattarci come squadra. Ci sono stati sprazzi in cui abbiamo anche un po'... inventato - sulla
questione raddoppi, più che su grandi cambi di lato con l'aggiunta dell'extrapass - e ci siamo messe in
ritmo: non sempre, certo, cosa comunque importante dato che siamo tutte o quasi delle tiratrici. Ora
siamo più serene, anche se sappiamo bene che le partite vere, quelle che contano, verranno più avanti.
E, naturalmente, ci prepareremo al meglio per affrontarle".
Alla guardia ex Geas, dalla scorsa estate alla corte biancorossa, fa eco l'assistente Alberto Pan, oggi
nei panni del capo allenatore a fronte dell'attacco influenzale che costringe Aldo Corno a disertare la
palestra. "Al di la di concentrazione, collaborazione, circolazione di palla che proprio non sono mancate
- sintetizza - la cose positive sono state senza dubbio la volontà di giocare, liberandosi della
responsabilità, forse troppo grande, dovuta alla sconfitta di Bologna, e la capacità di entrare nella gara
con la giusta attenzione, mantenuta poi durante l'arco della partita. Facendo vedere anche qualcosa, al
di fuori dei nostri attacchi usuali, che ha contribuito ad esaltare le caratteristiche delle giocatrici. E
questo è stato un ottimo segnale". Il futuro immediato, adesso, è la seconda giornata che chiama la
Velcofin al riposo obbligato, figlio di un girone al quale manca la quattordicesima squadra. "La pausa
non arriva nel momento migliore - argomenta Pan - ma alla ripresa della preparazione ci parleremo per
condividere quello che dovrà diventare un momento di ulteriore analisi della nostra situazione, così da
sistemare tutte le piccole cose che ancora ci difettano. E servirà a proiettarci, sia dal punto di vista
fisico che da quello mentale, ad affrontare la gara con Civitanova con le più forti motivazioni".
Già, sarà proprio la Fe.Ba. ad incrociare il cammino di Vicenza, sul legno del PalaGoldoni, nel secondo
"Basket Day" della stagione (in campo alle 16.00 di Domenica 29 Gennaio): squadra, quella
marchigiana, che all'andata fece soffrire non poco le vicentine. "Da loro abbiamo avuto tante difficoltà -
racconta Madonna - vincendo solo... all'ultimo e ce la siamo sempre giocata per tutta la partita: questa
volta, però, saremo in casa nostra e, secondo me, avremo un vantaggio in più. Il motivo? Perché le
prestazioni interne sono completamente diverse da quelle che facciamo fuori: non so, forse sin qui
abbiamo avuto più fiducia, anche se dovrebbe essere il contrario, considerata tutta la pressione che di
solito si fa sentire. Comunque sappiamo dove sarà necessario limitare le prossime avversarie e
lavoreremo queste due settimane per farci trovare pronte".
Ufficio Stampa
Velcofin Vicenza